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Disturbi Alimentari in Adolescenza: complicanze mediche – I genitori di bambini e adolescenti con Disturbi dell’Alimentazione si trovano ad affrontare una sfida familiare davvero ardua. Il primo passo è quello di comprendere quali sono i rischi clinici a breve e a lungo termine di un disturbo alimentare in giovane età.

Le complicanze mediche dei disturbi alimentari nei bambini e negli adolescenti, si sviluppano a seguito della malnutrizione o a causa di pratiche malsane di controllo del peso. Tra queste il vomito autoindotto o l’uso di lassativi, diuretici e l’eccessivo sforzo fisico (attività fisica estenuante).

Le risposte del corpo alla malnutrizione (continue restrizioni dietetiche e perdita di peso) possono diventare potenzialmente letali. In generale, le complicanze mediche nei bambini e negli adolescenti sono simili a quelle osservate negli adulti con disturbi alimentari, con due importanti eccezioni.

In primo luogo, a causa delle limitate riserve nutrizionali e dell’aumentata richiesta metabolica dello sviluppo, i bambini e gli adolescenti possono essere compromessi più rapidamente dal punto di vista medico rispetto agli adulti.

Inoltre, a causa dei loro scheletri immaturi e del cervello non completamente sviluppato, i bambini e gli adolescenti sono a rischio di complicanze potenzialmente irreversibili. Di conseguenza, è importante riconoscere e trattare le complicanze mediche all’inizio del loro corso per prevenire la morbilità a lungo termine.

Le complicanze mediche possono interessare ogni sistema di organi e sono solitamente correlate al grado di malnutrizione.

La maggior parte (ma non tutte) delle complicazioni sono reversibili con la riabilitazione nutrizionale, il ripristino del peso e il trattamento del disturbo alimentare sottostante. Alcune complicazioni, come ritardo della crescita o ridotta massa ossea, potrebbero non essere completamente reversibili. La durata più breve della malattia e l’intervento precoce hanno dimostrato di migliorare l’esito.

Le complicanze mediche maggiormente riscontrante in bambini e adolescenti con sottopeso, sono quelle muscoloscheletriche e degli elettroliti.

Dato che il 40-60 % della massa ossea dell’adulto si forma in adolescenza e raggiunge il suo picco verso i venti anni, un episodio di anoressia nervosa potrebbe compromettere questo picco con conseguente riduzione della massa ossea e aumento del rischio di fratture. Ad esempio, è stato dimostrato come sia nelle femmine che nei maschi affetti da Anoressia Nervosa, la riduzione della densità minerale ossea sia rimasta bassa anche a distanza di 20 anni dall’insorgenza del disturbo.

Inoltre, le ragazze che sviluppano anoressia nervosa prima del menarca, hanno una densità minerale ossea inferiore rispetto a quelle che sviluppano la patologia dopo il menarca. Dunque, soffrire di un disturbo alimentare in adolescenza (es: anoressia nervosa)prima della prima mestruazione ha una gravità maggiore dal punto di vista ossea rispetto alle adolescenti più grandi.

Disturbi Alimentari in adolescenza- Le raccomandazioni attuali prevedono il recupero del peso corporeo con conseguente ripresa delle mestruazioni spontanee, un’assunzione ottimale di calcio e di vitamina D.

Nei pazienti con disturbi alimentari e condotte compensatorie come vomito ed uso di lassativi o diuretici, gli squilibri elettrolitici possono portare ad un peggioramento in alcuni casi fatale.

Gli elettroliti sono i minerali che si trovano nei liquidi del corpo (sangue, urine e altri) sotto forma di ioni positivi come il sodio, il potassio, il calcio ed il magnesio, e di ioni negativi come cloruri, bicarbonati e fosfati.

Ad esempio, l’insufficienza di potassio detta anche ipopotassiemia, può portare a gravi problemi cardiaci. Anche l’iponatriemia (carenza di sodio), nei soggetti che bevono molta acqua per sopperire alla fame, può condurre a convulsioni e coma.

Sebbene tali complicazioni mediche possano avere esiti fatali, nella maggior parte dei casi i pazienti molto giovani con disturbi alimentari possono avere migliori esiti terapeutici, e dunque miglior gestione delle complicanze cliniche.

 

 

Bibliografia

Brownell, K. D., & Walsh, B. T. (Eds.). (2017). Eating disorders and obesity: A comprehensive handbook. Guilford Publications.

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/analisi-cliniche/elettroliti

 

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