Quanto peso devo perdere per stare in salute?
Una domanda che molte persone si pongono è la seguente: “Quanto peso devo perdere per ottenere benefici sulla salute?” Gli effetti benefici della perdita di peso sono spesso visti anche con riduzioni di peso modeste; pertanto, le persone in sovrappeso e con obesità dovrebbero avere come obbiettivo una perdita del 5-10% del loro peso.
Tuttavia, è anche importante riconoscere che una maggiore perdita di peso produce risultati migliori. I dati dello studio Look AHEAD (studio condotto in 10 anni per vedere l’aspettativa di vita e di salute in soggetti con sovrappeso e obesità) suggeriscono che anche perdite modeste migliorano molti parametri di salute.
Nello studio Look AHEAD, l’entità della perdita di peso è stata fortemente associata a miglioramenti della glicemia, della pressione sanguigna, dei trigliceridi e del colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL) a 1 anno.
Rispetto a chi non ha perso peso, quelli che hanno perso il 5-10% del loro peso corporeo a 1 anno avevano maggiori probabilità di ottenere miglioramenti clinicamente significativi di emoglobina glicata, pressione arteriosa diastolica e sistolica, trigliceridi e colesterolo HLD. Tuttavia, coloro che hanno perso il 10% del loro peso o più, hanno avuto miglioramenti ancora maggiori su ciascuno di questi parametri. Le modeste perdite di peso hanno migliorato non solo i fattori di rischio ma anche gli esiti della malattia, tra cui la steatosi epatica e l’apnea notturna nelle persone con diabete di tipo 2.
Riassumendo, una perdita di peso relativa al 10-15 % del proprio peso corporeo è già utile nella riduzione di molti fattori di rischio, tra cui quelli cardiovascolari, correlati con l’obesità.
Quando gli obbiettivi di peso non sono realistici, perdere peso è molto più difficile.
Molte persone ipotizzano che, per stare bene e in salute, abbiano bisogno di una perdita considerevole di peso. Purtroppo, talvolta gli obbiettivi di perdita di peso non sono realistici e fanno riferimento più che altro ad un numero immaginario. Non riuscendo ad ottenere la perdita di peso sperata, molte persone perdono la motivazione e la interrompono.
Ad oggi, una perdita di peso maggiore del 15% del proprio peso iniziale è assicurata “ a breve termine” esclusivamente dalla chirurgia dell’obesità e dunque, risulta importante trovare un compromesso tra il peso ideale ed il peso reale (realmente raggiungibile) e salutare.
Un esempio pratico può essere quello di Stefania, una donna di 40 anni, altezza 1,60 e peso iniziale 90 kg, un indice di massa corporea BMI di 35,1 (Obesità II).
Stefania riferisce di dover pesare non più di 65 kg (peso ideale), ma non ha mai raggiunto tale peso nella sua vita se non all’età di 19 anni. Il peso più basso di Stefania è stato di 80 kg mantenuti per pochi mesi, prima della gravidanza avvenuta a 31 anni. Negli ultimi anni il suo peso è oscillato tra gli 85 ed i 90 kg. Il peso massimo che ha mai raggiunto è quello attuale. Nonostante innumerevoli diete, non ha mai mantenuto il peso raggiunto per più di 1 anno e, in un caso, ha avuto problemi gastrointestinali con una specifica dieta.
Con tale storia del peso, Stefania potrebbe trovare ottimi giovamenti con una perdita di peso del 10-15% e passare dunque da 90 kg a 75-80 kg e poterli mantenere nel tempo. Ovviamente tale perdita dovrà avvenire in modo graduale e con una modifica dello stile di vita piuttosto che esclusivamente attraverso una restrizione dietetica.